Giornata della Memoria 2025: un percorso emozionante per non dimenticare

Anche quest’anno, la Fondazione Carlo Manziana si è impegnata con forza nel mantenere viva la memoria degli orrori dell’Olocausto, in occasione della Giornata della Memoria. L’iniziativa del 2025 ha visto come protagonisti gli studenti della classe 5ª del nostro Liceo Scientifico, che hanno ideato e allestito un percorso espositivo dal forte impatto emotivo e didattico.

Il progetto, ospitato nei locali della scuola, ha saputo coniugare sensibilità storica e creatività, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva e toccante. I visitatori principali della mostra sono stati le alunne e gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado e i coetanei del Liceo Scientifico, coinvolti attivamente nel percorso per stimolare la riflessione e la consapevolezza.

Il percorso si apriva con una presentazione curata dagli studenti, che hanno introdotto i visitatori al contesto storico della Shoah. Attraverso pannelli illustrativi ricchi di immagini, foto d’epoca e mappe, è stato raccontato il ruolo centrale dei treni nella macchina dello sterminio nazista. I ragazzi hanno spiegato con precisione come i convogli ferroviari fossero strumento di deportazione, conducendo milioni di uomini, donne e bambini verso i campi di concentramento e di sterminio.

Uno degli elementi più suggestivi e struggenti del percorso è stato senza dubbio la riproduzione di un vagone utilizzato per il trasporto delle persone destinate ai campi. All’interno del vagone, l’atmosfera era volutamente spoglia e cruda: sul pavimento vi era della paglia e in un angolo un secchio, a ricordare le disumane condizioni in cui venivano stipate le vittime. Gli studenti hanno scelto di ricreare fedelmente l’interno di questi carri, accompagnando la visita con testimonianze audio e frammenti di video, per far comprendere la disperazione e il dolore di quei viaggi senza ritorno. Entrare in quel vagone ha permesso ai visitatori di percepire, anche solo in minima parte, la sofferenza di chi vi fu costretto.

Il percorso si è chiuso con un momento di riflessione profonda. Nel vagone è stato proiettato un video contenente la testimonianza di un sopravvissuto. Il suo racconto, lucido e commovente, ha catturato l’attenzione di tutti i presenti, lasciando un segno indelebile. Le sue parole si sono concluse con un messaggio potente e universale: “Chi è indifferente è complice”. Questo monito, rivolto a tutte le generazioni, ha invitato i visitatori a riflettere sul ruolo che ciascuno di noi ha nel combattere ogni forma di odio, razzismo e discriminazione.

La Fondazione Carlo Manziana desidera ringraziare gli studenti della classe 5ª del Liceo Scientifico e i loro insegnanti per l’impegno e la dedizione profusi in questo progetto. La loro capacità di tradurre in forma concreta e accessibile una pagina così dolorosa della nostra storia è stata un esempio di come i giovani possano essere custodi attivi della memoria. Solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza possiamo sperare di costruire un futuro libero dall’indifferenza e dall’odio.

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