Si ricorda oggi, 19 gennaio, la venerabile Giulia Colbert (1786-1864), fondatrice della congregazione delle suore del Buon Pastore della nostra scuola Pia Casa Provvidenza. Modello di santità laicale, nobildonna colta e intelligente, seppe dialogare con ogni tipo di persona. Insieme al marito Carlo Tancredi Faletti, marchese di Barolo, si dedicò ad opere di sostegno morale e materiale dei bisognosi, mettendo a disposizione gran parte dei beni di famiglia.
Giulia è stata maestra di….
- coraggio – La prima donna ad entrare nelle carceri e a dare vita alla prima riforma carceraria d’Italia, credendo che «Non basta punire il malvagio togliendogli la libertà di fare il male. Bisogna anche insegnargli a fare il bene»
- carità – Giulia si dona agli altri senza misura e senza fare calcoli: «È inutile credere di camminare con piede cauto nelle vie della carità; ci si lancia con ardore, accada quel che Dio vuole»
- fede – Giulia sa che: «Niente di ciò che si dona per carità va perduto.» e si affida senza riserve a Dio, padre misericordioso e pieno di compassione per ciascuno dei suoi figli.
- speranza – «Ho conosciuto tutte le specie di dolore… Buon Dio, in vostro nome io andrò a cambiare le lacrime della disperazione in quelle dolci della speranza…». Giulia, per tutta la vita, ha accolto la sofferenza continuando la sua opera con tenacia e umiltà, senza mai dimenticare ciò che ha dato senso a tutta la sua esistenza: l’Amore di Dio in Cristo Gesù.
Giulia Colbert attraversa i solchi del tempo e dello spazio: una donna moderna, la cui Vita è stata una testimonianza preziosa, capace di riconoscere nel prossimo il volto dell’Amore.
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