Mercoledì 24 aprile i bambini di classe quarta hanno vissuto una giornata di full immersion cremasca!

Partendo dal progetto “Attacca tutta Crema” organizzato dalla Proloco, si sono avventurati alla scoperta del territorio attraverso una serie di iniziative che puntavano alla valorizzazione della realtà locale.

Nella mattinata gli alunni hanno visitato il Comune dove sono stati accolti dal Sindaco Fabio Bergamaschi e dagli assessori Emanuela Nichetti, Cinzia Fontana e Giorgio Cardile. Le autorità comunali hanno risposto alla raffica di domande poste loro dai bambini, curiosi di scoprire molte informazioni sul ruolo del sindaco e sulle proposte per la loro città. Gli assessori hanno dato poi la loro disponibilità ad ascoltare le idee e le opinioni dei più piccini, considerandoli cittadini attivi e promotori di idee utili e innovative per Crema. Come ricordo della giornata è stato costruito insieme un “piccolo passaporto per grandi cittadini”.

Giunta l’ora del pranzo la cordata di scolari si è recata presso l’oratorio San Luigi dove li attendeva un gustosissimo piatto naturalmente a base di… tortelli cremaschi, pane e salame nobile cremasco, salva con tighe e per finire perfino un assaggio di spongarda!

Sazi e felici per aver assaggiato tali prelibatezze, che magari qualcuno nella vita non aveva mai osato assaporare, sono tornati a scuola per le attività pomeridiane dove da Crema sono stati traghettati virtualmente in Camerun grazie all’intervento dell’ingegnere Manfo Zangmo. L’ingegnere ha raccontato loro l’esperienza della scuola da lui fondata in Camerun che gli scorsi anni ha beneficiato della generosità dell’Istituto Buon Pastore. Increduli sono stati i bambini nel vedere che nelle foto proiettate ci fossero le medesime sedie ed i medesimi banchi usati da loro stessi gli anni prima!

Gli alunni hanno mostrato desiderio di continuare ad aiutare i bambini africani meno fortunati, con l’impegno di fare ancora donazioni per trasmettere la loro vicinanza. L’ingegnere ha concluso con la considerazione che “una parte del nostro cuore, esattamente come i banchi e le sedie, è con loro in Africa”.